Filosofi e scienziati non smettono di interrogarsi sul tempo: dimensione assoluta o relativa, o addirittura inesistente? Fino ad Einstein il tempo aveva da sempre avuto una sua ben precisa dignità e autonomia. Il genio austriaco però si era divertito a demolire una delle più incrollabili certezze dell’umanità picconando contemporaneamente anche l’autonomia dello spazio e fondendo l’uno e l’altro in una nuova dimensione: lo spazio-tempo. L’esperienza quotidiana d’altro canto ci porta ad individuare una freccia del tempo costantemente rivolta in avanti: la direzione nella nostra mente è inconfutabilmente orientata dal passato verso il futuro attraverso il presente. Continua a leggere
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